Che cos’è l’ipercolesterolemia

Il colesterolo è un grasso presente nel sangue che in quantità fisiologiche svolge una funzione indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo, mentre se è prodotto o assorbito in eccesso può causare la formazione di placche aterosclerotiche.

Solo una parte del colesterolo presente nel sangue è però pericolosa. Delle diverse tipologie di lipoproteine, le strutture molecolari che trasportano il colesterolo, quelle a bassa densità, o LDL (Low Density Lipoprotein), sono legate al rischio di aterosclerosi e sono quindi conosciute come colesterolo ‘cattivo’. Per definizione, si parla di ‘colesterolo alto’ o ipercolesterolemia quando i livelli di colesterolo totale sono superiori a 200 mg/dL1.

Tenere sotto controllo il colesterolo e ridurlo quando supera determinati livelli, è dunque importante per tutti, ma è essenziale per coloro che hanno già subito un evento cardiovascolare, come infarto o ictus.

Colesterolo alto, le cause e i sintomi

Tra le principali condizioni associate allo sviluppo dell’ipercolesterolemia possiamo ricordare il sovrappeso, l’obesità, un’alimentazione non sana, il fumo e la scarsa attività fisica. Esistono inoltre malattie, come il diabete e l’ipertensione arteriosa, che sono spesso associate a ipercolesterolemia e che aumentano il rischio di eventi cerebro-cardiovascolari. Alcune persone sviluppano ipercolesterolemia come conseguenza di una malattia genetica: è una condizione nota come ‘ipercolesterolemia familiare’.

Il colesterolo alto non provoca alcun sintomo e solo un esame del sangue è in grado di diagnosticare questa anomalia, consentendo di verificare i livelli di colesterolo HDL, e colesterolo LDL, presenti nell’organismo.

La riduzione del colesterolo alto nella prevenzione secondaria

La riduzione del colesterolo alto gioca sempre un ruolo estremamente importante nella prevenzione di eventi cardiovascolari, ma è essenziale nella prevenzione secondaria, ovvero in quei soggetti che hanno già avuto un infarto o un evento ischemico. Le linee guida 2019 sulle dislipidemie presentate dalla European Society of Cardiology (ESC) e dalla European Atherosclerosis Society (EAS)2, durante il Congresso Europeo di Cardiologia del 2019 hanno stabilito i nuovi livelli target di LDL per i pazienti definiti a rischio cardiovascolare molto alto e alto: rispettivamente <55 mg/dL e <70 mg/dlL Anche AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, nel 2022 ha modificato i criteri di eleggibilità per il trattamento con PCSK9i a beneficio dei pazienti a rischio molto alto cardiovascolare, riducendo il limite per l’accesso alla terapia da 100 a 70 mg/dL di C-LDL3.

La riduzione del colesterolo al di sotto di questi valori target non è sempre un obiettivo facile da raggiungere. Una ragione risiede certamente nella bassa aderenza alla terapia, fenomeno molto diffuso. Se, da un lato, adeguati livelli di aderenza e persistenza alla terapia con ipolipemizzanti sono associati a una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari sia in prevenzione primaria che secondaria, dall’altro la mancata aderenza al trattamento comporta conseguenze negative sia in termini di salute pubblica che di costi sanitari4. Tuttavia, spesso i pazienti abbandonano la terapia prematuramente (essendo una patologia cronica, anche la terapia va assunta stabilmente). Un altro aspetto da considerare è che, in alcuni casi, i trattamenti tradizionali per il controllo del colesterolo LDL non si rivelano sufficienti allo scopo. Lo studio EUROASPIRE V condotto in 27 paesi e in più di 130 ospedali, ha evidenziato che, nonostante l’ulitizzo di terapie cardioprotettive, la maggior parte dei pazienti non raggiungeva il target di colesterolo LDL richiesto, anche a causa di stili di vita non sani5.

Mancare l’obiettivo, cioè non raggiungere il livello di colesterolo ottimale, oppure raggiungerlo troppo lentamente, può esporre i pazienti a un rischio elevato di un nuovo evento cardiovascolare, riducendo l’aspettativa di vita dopo l’infarto.

Clicca qui per ascoltare il talk “Le regole per un cuore sano (e per prevenire l’infarto)”, che ha visto la partecipazione del Prof. Furio Colivicchi e del Prof. Pasquale Perrone Filardi. L’incontro si è svolto durante l’edizione 2021 de “Il Tempo della Salute”, l’evento del Corriere della Sera dedicato alla medicina e al benessere di cui Amgen è stata partner.

  • BIBLIOGRAFIA

    1. https://www.epicentro.iss.it/colesterolo (Data ultimo accesso 18 luglio 2024).
    2. Mach F et al. 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk. Eur Heart J. 2020 Jan 1;41(1):111-188.
    3. https://www.gazzettaufficiale.it/ (Data ultimo accesso 18 luglio 2024).
    4. Rapporto OsMed 2022.
    5. .Kotseva et al. Lifestyle and impact on cardiovascular risk factor control in coronary patients across 27 countries: Results from the European Society of Cardiology ESC-EORP EUROASPIRE V registry. Eur J Prev Cardiol. 2019 May;26(8):824-835.



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